Il dibattito sul divieto di compensazione dei crediti d’imposta sulle accise preoccupa il settore dell’autotrasporto. In attesa di chiarimenti sull’articolo 26 della legge di bilancio, ASSOTIR ha scritto ai Ministri Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, nonché al Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini, chiedendo risposte rapide e definitive per le imprese di trasporto.
ASSOTIR interviene sul divieto di compensazione
La proposta di introdurre il divieto di compensazione del credito d’imposta sul gasolio ha generato forte preoccupazione tra i trasportatori.
ASSOTIR, attraverso il suo Segretario Generale Claudio Donati, ha deciso di rivolgersi direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere un intervento chiarificatore.
Secondo Donati, la mancanza di certezze sta alimentando “preoccupazioni e tensione nel settore”, motivo per cui è necessario un riscontro immediato da parte del Governo.
Una norma non pensata per l’autotrasporto
ASSOTIR sottolinea che la norma, pensata per contrastare abusi in altri comparti come quello edilizio, non dovrebbe essere applicata all’autotrasporto.
“Non esiste alcuna ragione valida per estendere questa limitazione al nostro settore”, ha dichiarato Donati, evidenziando come diversi esperti tecnici abbiano confermato la natura impropria del provvedimento se applicato ai trasportatori.
Inoltre, durante le audizioni al Senato, molte confederazioni imprenditoriali non avrebbero evidenziato il rischio che l’articolo 26 rappresenta per il comparto, un fatto che ASSOTIR considera preoccupante.
Richiesta di una posizione chiara del Governo
ASSOTIR ribadisce la richiesta che venga mantenuta la possibilità di compensazione del credito d’imposta sulle accise per il gasolio destinato all’autotrasporto.
L’associazione chiede al Governo e al Parlamento di assumersi la responsabilità di fornire una risposta chiara, definitiva e tempestiva, capace di garantire certezza operativa alle imprese di trasporto già provate dall’aumento dei costi e dall’instabilità normativa.
Fonte: Assotir












