Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della Manovra 2026, che contiene una significativa modifica al sistema delle accise 2026: una riduzione delle accise sulla benzina e un contestuale aumento su quelle del gasolio. Una scelta che mira a eliminare i cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del governo.
Taglio accise benzina: -4,05 cent/litro
Secondo quanto previsto nella bozza della Manovra, dal 2026 sarà applicata una riduzione dell’accisa sulla benzina pari a 4,05 centesimi di euro per litro. Una misura che comporta un abbassamento dell’imposizione fiscale per chi utilizza la benzina come carburante.
L’attuale aliquota passerà da 713 euro a 672,90 euro per 1.000 litri, generando un risparmio diretto per automobilisti e imprese che impiegano veicoli a benzina.
Aumento accise gasolio: +4,05 cent/litro
Contestualmente, la Manovra prevede un aumento delle accise sul gasolio di 4,05 centesimi di euro per litro. L’accisa salirà da 632 euro a 672,90 euro per 1.000 litri, equiparando di fatto le accise tra benzina e gasolio.
Questa scelta rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche precedenti, che storicamente favorivano il gasolio con tassazioni inferiori.
Perché questa modifica alle accise 2026?
L’obiettivo del governo è chiaro: superare i cosiddetti sussidi ambientalmente dannosi, rimuovendo vantaggi fiscali per i combustibili più inquinanti come il gasolio. Questo intervento si inserisce all’interno di una più ampia strategia di transizione ecologica e allineamento con le normative europee sul clima.
Impatto su cittadini e imprese
La riduzione delle accise sulla benzina potrà favorire chi utilizza auto a benzina, mentre l’aumento del gasolio rischia di pesare soprattutto sul settore dei trasporti e su molti lavoratori autonomi. Tuttavia, il governo intende bilanciare la manovra con incentivi futuri e una progressiva riconversione dei mezzi verso forme di mobilità sostenibile.
La Manovra 2026 segna un passo importante verso un fisco più attento all’ambiente. Con l’equiparazione delle accise 2026 tra benzina e gasolio, il governo punta a ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’uso di carburanti meno inquinanti, pur consapevole delle reazioni che la misura potrà generare.
Fonte: Adnkronos