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Interporti, una spinta alla riforma

Interporti, una spinta alla riforma

Il Mit convoca un'incontro a Roma il prossimo 29 Aprile.

Accelera la riforma degli interporti. Il prossimo 29 aprile è convocato a Roma, al ministero dei Trasporti, un incontro tra tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di fare il punto sull’iter di legge relativo al quadro normativo e trovare un percorso di connessione con la parallela riforma dei porti, che sta procedendo in modo leggermente più spedito (pochi giorni fa il via libera della conferenza Stato-Regioni al piano del Governo e al decreto sul raggruppamento degli scali, tra maggio e giugno il passaggio nelle commissioni parlamentari, il parere del Consiglio di Stato e la definitiva approvazione del Consiglio dei ministri).

«Oggi gli interporti continuano ad essere regolamentati con leggi spot – spiega Matteo Gasparato, presidente di Uir (Unione interporti riuniti) e vice presidente dell’associazione confindustriale Federtrasporto, nonché presidente del Consorzio Zai, la holding che gestisce Quadrante Europa, l’interporto di Verona -. Operano come soci privati ma spesso all’interno delle compagini societarie pesano maggiormente i soci pubblici. Servono regole chiare sulla governance».

La legge di riforma sugli interporti giace ferma in Senato in attesa di approvazione, dopo essere passata alla Camera. Mira a normare le strutture interportuali e le piattaforme logistiche territoriali, definendone le caratteristiche, e a razionalizzare l’uso del territorio, migliorando e incrementando i flussi di trasporto. «In questo momento – continua Gasparato – è fondamentale un raccordo con la riforma della portualità, settore con cui ci deve essere maggiore sinergia». Già alcuni mesi fa Gasparato aveva sottolineato l’importanza della retroportualità per sostenere il flussi crescenti di merci e i problemi di congestione dei porti (l’attuale dimensionamento dei terminal portuali italiani non basterà a garantire l’efficienza del sistema per la gestione delle nuove grandi navi portacontainer, che prevedono una movimentazione fino a 4mila teu per toccata), chiedendo al ministro Graziano Delrio di concentrare le risorse disponibili sul cofinanziamento di opere inserite nei corridoi europei e sui “colli di bottiglia” del sistema infrastrutturale. Leggi tutta la notizia

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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