Le scaffalature porta pallet sono concepite per lavorare in condizioni normali di servizio, cioè con carichi statici. È facilmente comprensibile quindi come azioni quali urti, collisioni, spinte, trascinamenti, posizionamenti bruschi del carico, ecc. derivanti dal movimento del carrello e del suo carico, possano creare notevoli danni.
Ignorare questi pericoli potrebbe farci trovarci nella situazione di dover fronteggiare gravi incidenti e costosi interventi di ripristino. Fondamentale è conoscere gli elementi che le compongono e le attività ad esse connesse per cercare di eliminare o ridurre gli eventuali rischi. I compiti e le responsabilità del datore di lavoro in merito sono infatti regolati per legge col D.Lgs. 81/2008 (Titolo III – Uso delle Attrezzature di Lavoro) e con la norma UNI EN 15635, 2010 (Utilizzo e manutenzione delle attrezzature di immagazzinaggio).
L‘addestramento del personale costituisce il fattore più importante per il corretto utilizzo delle scaffalature: gli operatori devono ricevere una formazione completa ed accurata in primo luogo sul carrello elevatore che utilizzeranno e successivamente sul “sistema carrello-scaffale”. L’addestramento dovrà prevedere tra gli argomenti:
- Conoscenza del carrello con attenzione alla manutenzione delle funzioni di base;
- Determinazione delle manovre corrette e scorrette e delle velocità adeguate;
- Conoscenza e osservanza delle norme del traffico interno e della segnaletica;
- Conoscenza della scaffalatura e del pallet, delle sue caratteristiche e dell’importanza degli eventuali danni ad essa provocati;
- Utilizzo di un report in caso di danneggiamenti provocati durante lo svolgimento delle proprie mansioni;
- Approfondimento ed aggiornamento delle conoscenze; precauzioni contro la routine o l’eccesso di confidenza nelle manovre.
Fonte: SDWWG