I professionisti del procurement sono spesso figure poco celebrate, ma svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il flusso costante di beni e servizi nelle nostre vite. Sono i veri eroi silenziosi che lavorano dietro le quinte per mantenere in movimento le complesse catene di approvvigionamento globali, anche di fronte a sfide monumentali. Negli ultimi anni, hanno dovuto affrontare una serie di crisi senza precedenti, dalla pandemia di Covid-19 alle interruzioni del Canale di Panama, fino ai conflitti geopolitici che hanno sconvolto le rotte commerciali.
Il grafico qui sotto dimostra l’estrema volatilità che i professionisti dell’approvvigionamento di merci hanno affrontato nel commercio da Shanghai a Los Angeles negli ultimi cinque anni. Un esempio emblematico di questa volatilità senza precedenti è rappresentato dalla rotta Shanghai-Los Angeles, dove i costi di trasporto hanno subito fluttuazioni estreme. Secondo i dati di A.P. Moller – Maersk (novembre 2024), oltre il 76% dei caricatori europei ha subito interruzioni nella catena di approvvigionamento negli ultimi 12 mesi. Di questi, il 22% ha registrato più di 20 incidenti dirompenti, mentre il 58% ha dichiarato che le interruzioni nelle loro supply chain hanno causato costi molto più alti di quanto previsto.
Nonostante il caos e l’incertezza, questi professionisti hanno dimostrato una resilienza straordinaria, adattandosi costantemente a situazioni in rapida evoluzione. Hanno lavorato instancabilmente per garantire che gli scaffali dei supermercati rimanessero pieni, che le fabbriche avessero i materiali necessari per la produzione e che i consumatori potessero continuare ad accedere ai prodotti di cui hanno bisogno.
Tuttavia, questo lavoro incessante ha un costo. La costante pressione di dover gestire tender, rinegoziare contratti, affrontare ritardi e aumenti di nolo, rinegoziare budget e giustificare ritardi nei transiti e aumenti di prezzo ai clienti e a un numero crescente di dirigenti di alto livello può portare a un esaurimento fisico e mentale. Molti professionisti del procurement si sentono sopraffatti dalla complessità del loro lavoro e dalla mancanza di strumenti adeguati ad affrontare le sfide del mercato globale.
Ecco cosa sta succedendo:
- Assicurarsi un contratto a fronte del quale non riesci a spedire le tue merci
- Subire il costo di un approccio rigido alle gare di trasporto
- Come identificare il potenziale di risparmio tra i cicli di gara
- Non si tratta solo di tariffe: tempi di transito, affidabilità, capacità, emissioni di carbonio: si ha bisogno del quadro completo
- Essere in grado di giustificare la spesa di trasporto variabile in un mondo caotico
- Cambiamento dei modelli commerciali, tra le gare a lungo e breve termine
- Rompere il ciclo tradizionale delle gare con contratti legati a un indice
- Utilizzo del Machine Learning nell’approvvigionamento di merci
I professionisti del procurement hanno bisogno della business intelligence bassata su dati reali, affidabili e costantemente aggiornati e degli strumenti di analisi necessari per prendere decisioni informate e consapevoli ed ottimizzare le loro strategie di approvvigionamento. Ciò consente di alleggerire il lavoro pesante e concentrarsi sui temi che contano davvero, ovvero garantire la resilienza e l’efficienza delle loro supply chains.
I rischi dei contratti rigidi e l’importanza dei dati
Uno dei principali problemi che i professionisti del procurement devono affrontare, in un mondo caratterizzato da una volatilità senza precedenti, è la rigidità dei contratti di trasporto a lungo termine. L’approccio tradizionale di negoziare un contratto di 12 mesi con noli fissi, ad esempio, può sembrare una scelta sicura in un momento di stabilità, ma in un contesto di mercato in continua evoluzione si rivela inefficace e costoso e questa strategia è destinata a fallire.
Ad esempio pagando dal 30% al 50% sopra le tariffe di mercato quando i prezzi scendono, lottando per assicurarci capacità critiche quando lo spazio si restringe, o affrontando surcharges inaspettati e interruzioni del servizio che mandano fuori rotta la catena di approvvigionamento… La crisi del Mar Rosso del dicembre 2023 ha messo in luce i limiti di questo approccio. Molti caricatori che si erano vincolati a contratti a lungo termine con noli bassi e si erano convinti di aver concluso un affare, si sono trovati in una situazione di forte svantaggio quando i noli di mercato si sono improvvisamente impennati. I loro container sono rimasti a terra, o sono stati obbligati a rivolgersi al mercato spot, a prezzi molto più alti di quelli preventivati, causando ritardi significativi ed esorbitanti costi aggiuntivi.
Questo scenario non è nuovo. Durante la pandemia di Covid-19, molti caricatori hanno affrontato problemi simili, con costi che superavano del 30-50% le tariffe di mercato. Oggi, con i noli in calo su molte rotte chiave, i caricatori rischiano di ripetere gli stessi errori del passato. Se si vincolassero a contratti rigidi a lungo termine, potrebbero trovarsi a pagare più del dovuto, qualora le tariffe di mercato continuassero a scendere. Inoltre eventi imprevedibili, come l’introduzione di dazi da parte di Trump o il ritorno delle navi nel Mar Rosso, potrebbero causare una nuova impennata delle tariffe, lasciando i caricatori con contratti obsoleti e costosi.
Un tender tradizionale richiede in media tre/sei mesi, dalla preparazione alla nomina del fornitore. Se durante questo periodo si verifica un evento “black swan” (cigno nero), come una crisi geopolitica o una pandemia, il contratto può diventare inutile, avendo così sprecato tempo e risorse preziose.
È fondamentale adottare un approccio più agile e flessibile all’approvvigionamento del trasporto marittimo. Per i caricatori gli strumenti e i dati necessari per prendere decisioni informate in tempo reale, sono imprescindibili, consentendo loro di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato, anticipandone le tendenze, adattando in conseguenza le proprie strategie, riducendo il rischio di rimanere bloccati in contratti svantaggiosi e migliorando l’efficienza della propria azione di procurement.
