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Intermodalità nella logistica 3.0: la chiave per una supply chain sostenibile, digitale e competitiva

Scopri come l’intermodalità nella logistica trasforma porti e trasporti in un sistema integrato, efficiente e orientato al futuro.

L’intermodalità nella logistica è oggi una leva strategica per aumentare l’efficienza, la sostenibilità e la competitività dell’intero settore. Non si tratta solo di combinare diverse modalità di trasporto – come ferrovia, nave e gomma – ma di creare un sistema digitale integrato che ottimizza flussi, tempi e risorse lungo tutta la supply chain

Porti e retroporti: nodi chiave del sistema intermodale

Un sistema logistico moderno si basa su porti e retroporti connessi e digitalizzati. Nodi strategici come Rotterdam, Anversa e Amburgo dimostrano che l’intermodalità nella logistica funziona solo se concentrata su pochi hub ben attrezzati e inseriti nei corridoi TEN-T. La dispersione delle risorse su infrastrutture scollegate genera solo inefficienze.

L’Italia e la sfida dell’intermodalità ferroviaria

In Italia, la mancanza di una regia nazionale forte ostacola la piena valorizzazione dell’intermodalità. Nonostante buone pratiche in porti come Trieste, la frammentazione tra stazioni merci isolate e aree logistiche scollegate è ancora un freno. Serve una visione integrata che favorisca la connessione tra porti, retroporti e rete ferroviaria ad alta capacità.

Trieste: un modello virtuoso di logistica integrata

Il porto di Trieste rappresenta oggi un esempio concreto di logistica intermodale efficiente. Grazie agli investimenti in digitalizzazione e trasporto ferroviario, il porto è connesso ai mercati dell’Est e Centro Europa, rafforzando il proprio ruolo nei corridoi TEN-T e contribuendo alla sostenibilità logistica.

Le nuove regole hanno effetti anche sulla supply chain, migliorando la pianificazione logistica, il rispetto delle tempistiche e la disponibilità dei mezzi.

Il Sud e la ZES unica: un'opportunità per l'intermodalità

La creazione della ZES unica apre nuove prospettive per l’intermodalità nel Mezzogiorno. Porti come Gioia Tauro, Taranto e Augusta possono diventare poli strategici, a patto di essere integrati in una rete logistica moderna, con governance multilivello, semplificazioni normative e piattaforme digitali condivise.

Ferrovia e digitalizzazione: elementi imprescindibili

Una logistica intermodale efficace si fonda su due pilastri: connessioni ferroviarie efficienti e tecnologie digitali avanzate. Strumenti come digital twin, intelligenza artificiale e automazione consentono di migliorare la gestione della supply chain, ma generano valore solo in presenza di flussi reali e reti operative.

Verso una logistica 3.0 sostenibile e competitiva

L’intermodalità nella logistica non può essere il risultato di progetti isolati. È necessaria una visione sistemica, orientata al mercato, per trasformare il sistema logistico italiano in un modello integrato, resiliente e sostenibile. Solo così sarà possibile affrontare le sfide del futuro e competere nei grandi scenari internazionali.

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