30 Set 2016

La Settimana Sindacale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE


E’ giunta, dopo le sollecitazioni effettuate, l’attesa convocazione da parte della sottosegretaria Sen. Vicari. La riunione è prevista per il giorno 6 ottobre. La speranza, o meglio quello che ci attendiamo , è che il tempo che intercorre Le consenta di potersi presentare all’incontro con le soluzioni attese e non con altre dichiarazioni di intenti.


In preparazione del confronto si terrà una presidenza Unatras nella mattinata dello stesso giorno.


La settimana che vedrà la Confcommercio riunirsi per l’annuale Conferenza di sistema a Chia Laguna (Ca) ha fatto registrare il proseguimento delle riunioni preparatorie per il Forum di Cernobbio per il quale, come si era previsto, stanno pervenendo numerose domande di partecipazione. L’impegno dell’organizzazione è totale e si cercherà di riuscire a soddisfare tutte le richieste pervenute in questi ultimi giorni, anche se vi sono degli impedimenti oggettivi che probabilmente lo impediranno.


Nel fine settimana il mondo dei trasporti è stata oggetto di attenzione dei media, causa il tragico incidente occorso in autostrada e che ha visto un automezzo schiantarsi contro un’autovettura al casello autostradale determinando morti e feriti. Particolarmente dettagliato l’articolo di spalla pubblicato, a firma di  De Vico, sul Corriere della Sera  di domenica. Ovviamente la nostra risposta è stata immediata sia con dei comunicati stampa sia con un articolo inviato ai media nel quale si è cercato di sottolineare quanto non sia rinviabile la pronta emanazione di provvedimenti, tendenti ad assicurare il rispetto delle regole attraverso controlli sulle strade. E’ bene ricordare che siamo ancora in attesa dell’emanazione da parte del Ministero del Lavoro di un provvedimento attuativo del decreto legislativo, relativo alle procedure atte ad impedire azioni di dumping sociale. Nella giornata di mercoledì, (lo trovate anche sul nostro sito), anche il presidente Aiscat, Palenzona è intervenuto con una lettera al Corriere sul delicato argomento.


Il tema dei controlli, di leggi adeguate trova conferme ogni qualvolta si verifica un incidente grave. Tuttavia, passato il momento, l’interesse di chi è preposto ad intervenire per garantire la sicurezza sociale e della circolazione svanisce. Una recente statistica fornisce un dato impressionante. 6,8 milioni di automobilisti (il dato risulta dall’indagine commissionata a mUP Research da Facile.it) hanno dichiarato di aver utilizzato cellulari o smartphone mentre erano alla guida. Il totale di coloro che sono incorsi in infrazioni è di circa 19 milioni. Dati allarmanti.


Una notizia, che sembra essere il frutto di una nuova iniziativa tendente a responsabilizzare coloro che, alla guida, utilizzano strumenti di comunicazione, è stata resa nota in questi giorni. A seguito di un incidente la questura di Torino ha deciso di far verificare se, al momento dell’incidente il conducente stesse utilizzando strumenti tecnologici . Un’operazione possibile, da noi più volte richiesta. Così come quella di  prevedere nella fattispecie di omicidio stradale anche l’utilizzo del telefonino alla guida e l’obbligo di rivalsa da parte delle compagnie di assicurazione nei confronti  di coloro che causano incidenti. Fino ad oggi coloro che  si occupano di tali argomenti non ci hanno ascoltato. Ora qualcosa si muove.

 

CLASS ACTION CASE COSTRUTTRICI


Come preannunciato abbiamo fornito alle nostre strutture il parere relativamente alla eventualità di poter effettuare iniziative di class action nei confronti della case costruttrici, recentemente sanzionate per aver realizzato patti di cartello nella vendita di autoveicoli pesanti. Ribadiamo che ognuno possa, se lo ritiene, in forma autonoma o assistito dalle associazioni territoriali, procedere in tal senso. La federazione, per ora si atteniamo al parere fornito dal legale consultato.

 

CONTROLLI AI CONFINI


Dopo che Conftrasporto ha richiesto la realizzazione di un corridoio tra i paesi dell’area Schenghen per le imprese e conducenti residenti negli stessi, anche l’organizzazione europea UETR sembra convenire sulla utilità della richiesta. In un comunicato dove si chiede di diluire i controlli ai punti di ingresso (richiesta che non ci sentiamo di condividere) l’associazione ipotizza anche il ricorso all’istituzione del corridoio dedicato. Riteniamo difficile che nel clima esistente nel quale: la Francia realizza un muro a Calais; in Austria il tema dell’immigrazione è argomento centrale della campagna elettorale per l’elezione del proprio presidente  e la realizzazione di un muro al Brennero è presente, infine la decisione della Svizzera che rivendica il diritto di ostacolare l’ingresso ai lavoratori italiani, possa essere accolta un proposta di limitare i controlli. In una situazione come quella esistente pensiamo sia più sostenibile la richiesta di un corridoio riservato (che è pur sempre un elemento di protezione per le imprese europee) utile anche ad impedire altre forme di abusivismo.

 

IL RILANCIO DEL PONTE SULLO STRETTO


Dopo anni nel quale la realizzazione di un’opera infrastrutturale europea, non nazionale come qualche sprovveduto ritiene, definita, poi rinviata e quindi abbandonata, viene rilanciata dal presidente del Consiglio Renzi. Conftrasporto è sempre stata favorevole alla realizzazione di una infrastruttura decisiva per il rilancio dell’economia del popolo siciliano e dell’intero Paese. Non era certo la nostra una posizione politica ma la condivisione di un disegno europeo sostenuto dalla Commissaria europea ai trasporti Loyola de Palacio che lo riteneva indispensabile  per la competitività del Continente. Nel merito siamo ovviamente intervenuti a sostegno dell’idea rilanciata dal presidente del Consiglio, anche con un intervista rilasciata al giornale di Sicilia.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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