08 Lug 2014
Sul tavolo da biliardo si definirebbe un filotto quello messo a segno domenica 6 luglio da un autista greco di 58 anni che viaggiava a bordo di un camion con targa bulgara di proprietà di un’azienda di Blagoevgrad. Fermato e sottoposto a un controllo da una pattuglia della polizia stradale di Faenza lungo il braccio della A14 che «piega» verso Ravenna, è venuto fuori di tutto. Per prima cosa il camion non era stato sottoposto alla dovuta revisione. Inoltre, l’autista era sprovvisto del libretto di circolazione. Ancora, stava effettuando un trasporto di cabotaggio, ma non aveva la documentazione che ne attestasse la legittimità. Per di più questo quadro già di per sé disastroso è addirittura peggiorato quando i poliziotti hanno inserito la loro carta nel cronotachigrafo per controllare il rispetto delle ore di guida e di riposo. Risultato: una gestione del tempo assolutamente libera, con sforamenti costanti e rispetto delle regole a dir poco saltuario.
A quel punto per i poliziotti della stradale è iniziato il compito più difficile: calcolare la sanzione complessiva per tutte questo fiume in piena di violazioni.
Alla fine, dopo aver sommato le risultanze di ben otto verbali, è venuto fuori un conto finale di 10.500 euro, da sommare a tre fermi amministrativi, ognuno della durata di tre mesi.
Ma le sorprese non erano ancora finite. Leggi tutta la notizia
Fonte: UOMINI E TRASPORTI