18 Ott 2013
Oggi, in occasione dello svolgimento dei TEN-T Days 2013 a Tallinn, la Commissione Europea ha presentato la nuova rete centrale unificata TEN-T che sarà costituita da nove corridoi infrastrutturali principali che formeranno le arterie dei trasporti nel mercato unico europeo, core network nel quale dal 2014 al 2020 l'UE investirà fino a 26,25 miliardi di euro (la disponibilità di finanziamenti dipenderà dall'esito delle trattative in corso sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020).
La rete infrastrutturale centrale formata dai nove corridoi principali, di cui ognuno deve includere tre modalità di trasporto, tre Stati membri e due sezioni transfrontaliere, sarà suddivisa in due corridoi nord-sud, tre corridoi est-ovest e quattro corridoi diagonali. L'obiettivo della Commissione UE è che il core network della TEN-T, il cui completamento è previsto entro il 2030, trasformi i collegamenti est-ovest (che rappresentano una priorità della nuova politica infrastrutturale dell'UE), elimini le strozzature, permetta di aggiornare le infrastrutture e snellire le operazioni connesse ai trasporti transfrontalieri in tutta l'UE a vantaggio sia dei passeggeri che delle merci.
Bruxelles ha precisato che, per dare la priorità ai collegamenti infrastrutturali est-ovest, quasi la metà dei finanziamenti UE a favore delle infrastrutture di trasporto sarà riservata esclusivamente ai Paesi dell'obiettivo di coesione (il programma “Connecting Europe Facility” prevede una dotazione unica di 33,242 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di cui 26,250 miliardi assegnati appunto al settore dei trasporti e, di questi, 11,305 miliardi di euro sono riservati ad investimenti in infrastrutture collegate ai trasporti negli Stati membri che rientrano nel Fondo di coesione).
Gli oltre 31 miliardi di euro stanziati per i trasporti nell'ambito del quadro finanziario pluriennale di Connecting Europe Facility agiranno in pratica come “capitale di avviamento” per stimolare ulteriori investimenti da parte degli Stati membri volti a completare collegamenti transfrontalieri che altrimenti potrebbero non essere realizzati. Secondo le stime della Commissione, il costo dell'attuazione della prima fase di finanziamento della rete centrale ammonterà globalmente a 250 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.
La Commissione UE ha ricordato che spetterà agli Stati membri presentare proposte progettuali dettagliate, sulla base delle quali saranno assegnati i finanziamenti, e che ciò dovrebbe avvenire entro i primi mesi del 2014. Bruxelles ha ricordato inoltre che, in linea di massima, il contributo dell'UE a un grande progetto di infrastruttura di trasporto rappresenta il 20% circa del costo dell'investimento per un periodo finanziario di sette anni e che il sostegno finanziario per studi individuali può rappresentare fino al 50% del costo e per gli studi e i lavori relativi a progetti transfrontalieri fino al 40%; il resto è finanziato dagli Stati membri, dagli enti locali o eventualmente da investitori privati. Per quanto riguarda l'importo di 11,3 miliardi di euro riservato agli Stati membri ammissibili al Fondo di coesione il cofinanziamento può arrivare fino all'85%.
La rete centrale collegherà complessivamente 94 grandi porti europei con linee ferroviarie e stradali, 38 grandi aeroporti con linee ferroviarie che connesse alle città principali, 15.000 chilometri di linee ferroviarie convertite ad alta velocità e 35 progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature.
Per coinvolgere tutte le parti interessate e gli Stati membri saranno create “piattaforme di corridoio”, cioè strutture di governance che elaboreranno e attueranno “piani di sviluppo di corridoio” volti a coordinare efficacemente i lavori svolti lungo il corridoio in Stati membri diversi e in diverse fasi del progetto. Le piattaforme di corridoio dei corridoi principali della rete centrale saranno presiedute da coordinatori europei.
La Commissione Europea ha specificato inoltre che la nuova rete centrale di trasporto sarà completata da una vasta rete di linee che si collegheranno alla rete centrale a livello regionale e nazionale e che coprirà l'intero territorio dell'UE con l'obiettivo finale di fare in modo che progressivamente, entro il 2050, la stragrande maggioranza dei cittadini e delle aziende europee non disti più di 30 minuti di viaggio dalla rete principale. Questa rete globale sarà gestita in gran parte dagli Stati membri, con la possibilità di ottenere una quota inferiore dei finanziamenti disponibili nell'ambito di Connecting Europe Facility e della politica regionale.
«I trasporti - ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, responsabile dei trasporti, presentando il nuovo core network della rete TEN-T nella capitale estone - sono cruciali per l'economia europea e l'Europa non potrà crescere e prosperare senza buoni collegamenti. La nostra nuova politica infrastrutturale consentirà di realizzare nei 28 Stati membri una rete europea dei trasporti solida e capace di promuovere la crescita e la competitività che collegherà l'est all'ovest e rimpiazzerà l'attuale frammentazione con una rete autenticamente europea».
Fonte: INFORMARE