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28 Nov 2024
Cosa sta facendo la sua azienda per un trasporto ed una logistica sostenibile?
Il percorso di Vector verso la sostenibilità è iniziato nel 2013: come azienda, ci siamo interrogati su tutte le sfumature della sostenibilità, valutando quindi il nostro impatto a livello ambientale, sociale e personale. Il primo traguardo raggiunto è stato l’ottenimento delle certificazioni ISO 40001 per l’ambiente e ISO 450001 per la salute e la sicurezza.
Da dicembre 2021 siamo diventati Società Benefit: le Società Benefit conciliano l’obiettivo del profitto con l’obiettivo di avere un avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, fornendo a tutti gli stakeholder gli strumenti per misurarlo. Grazie a questa nuovo modello abbiamo integrato nel nostro Statuto Aziendale i valori legati alla sostenibilità, ponendoci di conseguenza obiettivi di sviluppo sostenibile, tangibili e misurabili.
I trasporti internazionali rappresentano indubbiamente un settore ad alto impatto e con alte emissioni; perciò, uno dei nostri obiettivi è partecipare attivamente alla rivoluzione verde di questa industria, attraverso una formazione costante ed una sperimentazione e misurazione di nuove tecnologie, collaborando con fornitori responsabili e performanti.
Tutto il nostro personale è formato sui temi della sostenibilità e dei trasporti, con particolare attenzione al reparto commerciale e ai comitati: con loro abbiamo approfondito la gestione e l’analisi dei rischi legati ai macro-trend economici, politico, sociali e ambientali.
Dal 2018 collaboriamo con Green Router, sviluppando un servizio per il calcolo delle emissioni di CO2 di ogni spedizione attraverso una connessione API tra il nostro sistema operativo e quello di Green Router: grazie a questo sistema offriamo ai nostri clienti la possibilità di misurare le emissioni delle spedizioni.
Abbiamo anche avviato una partnership con Carbonsink, in modo da compensare le emissioni con crediti di carbonio certificati ONU.
Abbiamo sperimentato l’uso di HVO sui nostri camion di proprietà, coinvolgendo anche alcuni fornitori nella sperimentazione. Nel nostro magazzino abbiamo convertito il 100% delle palette di plastica in materiale riciclato e testando materiali compostabili per le pellicole protettive. Infine, abbiamo introdotto airbag di carta riciclata nei container, sostituendo i tradizionali airbag di plastica.
Inoltre, abbiamo attivato delle politiche di salvaguardia ambientale quali: la progressiva riconversione delle auto aziendali in ibride ed elettriche, l’acquisto di energia da fonti rinnovabili, l’acquisto di sola carta riciclata, la politica EPP (Environmentally Preferable Products) volta ai nostri fornitori (come l’utilizzo di prodotti bio da parte di imprese di pulizia ed aree snack), l’installazione di pannelli solari, la compensazione dell’acqua utilizzata contribuendo a progetti di allaccio di comunità alla rete idrica in Sri Lanka e la collaborazione con Re-cig per il corretto smaltimento e riciclo dei mozziconi di sigaretta.
Per noi la sostenibilità vuol dire che i tre ambiti (economico, ambientale e sociale) sono tra loro fortemente collegati. Con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, l’Agenda ONU 2030 non si riferisce unicamente a governi ed organizzazioni istituzionali, ma anche al settore privato: ogni azienda, includendo gli SDGs nel proprio modello di business, può fare la differenza.
Dal 2015 ad oggi abbiamo messo in atto piccoli cambiamenti finalizzati al benessere generale dei nostri collaboratori. Abbiamo ampliato i benefit alle persone LGBTQA+, riconoscendo la licenza matrimoniale ai dipendenti sposati con una persona dello stesso sesso (anticipando la legge Cirinnà) ed ampliando i permessi di paternità ai genitori non biologici. Grazie a questo percorso nel 2016 e nel 2018 siamo stati premiati come miglior PMI per le politiche inclusive LGBT in Italia. Siamo certificati per la parità di genere con un punteggio di 96/100 e organizziamo un campus per i figli dei dipendenti quando le scuole sono chiuse, aperto anche a nipoti ed amici.
Sempre nel 2015, abbiamo intrapreso un percorso dedicato alla diversità e all’inclusione, in modo da promuovere all’interno dell’azienda temi come l’accoglienza ed il rispetto. Abbiamo organizzato un corso obbligatorio riguardante gli “unconcious bias”, ovvero tutti i pregiudizi inconsapevoli che si creano nei confronti delle persone. Da qui è nato il Team Diversity, dedicato all’inclusione e all’accettazione delle diversità all’interno dell’azienda: inizialmente formato solo dal top management, si è poi aperto al resto della popolazione aziendale. In seguito, sono nati altri gruppi, come il Team Mums&Dads, dedicato allo sviluppo di politiche a favore della genitorialità, e il gruppo WeCare, che si occupa della gestione degli spazi aziendali.
Nel 2022 il gruppo D&I aziendale ha scelto di lavorare sulle Disabilità e il mondo del lavoro, continuando fino al 2024. L’obiettivo era quello di accrescere il nostro livello di conoscenza e competenza sulle diverse disabilità visibili e invisibili, creando una rete con attori e realtà del territorio ed aprendo delle riflessioni interne su come cambiare il modo di lavorare e di organizzare gli spazi per essere sempre più inclusivi, abbattendo le barriere architettoniche, culturali e mentali. A coronamento di questo lungo progetto abbiamo organizzato un evento dedicato a sport e disabilità, ponendo il settore sportivo come esempio di inclusione. È stata una giornata unica nel suo genere, dove tutti hanno allenato l’empatia, riflettuto sull’inclusione, senza mettere da parte il divertimento e la voglia di scoprire l’altro stando insieme. All’evento hanno partecipato circa 400 persone, comprese aziende del territorio, associazioni e cooperative. È stato un primo passo per dimostrare che tutto il lavoro svolto all’interno dell’azienda è in grado di contaminare realtà esterne, creando un impatto positivo.
Cosa chiede ai suoi partner per un trasporto ed una logistica sostenibile?
Il concetto di sostenibilità è, al giorno d'oggi, al centro di ogni dibattito economico ed aziendale; tuttavia quando ci si focalizza sul settore delle spedizioni e della logistica emerge un quadro complesso e contraddittorio.
Le più grandi compagnie aeree e di navigazione sono i principali ingranaggi del sistema e, sebbene questi giganti abbiano contribuito in modo sostanziale alle emissioni globali, stanno iniziando a spostarsi verso soluzioni sostenibili, pubblicando bilanci di sostenibilità e dichiarando obiettivi da raggiungere.
Dall'altra parte della catena di approvvigionamento ci sono i fornitori di servizi logistici locali: corrieri nazionali e locali, trazionisti, piccoli magazzini, operatori doganali. In questo caso la sostenibilità è ancora trascurata, spesso percepita come "di seconda classe" rispetto al martellamento quotidiano dei costi e dei tempi di consegna.
Questo dualismo all’interno della catena di fornitura crea una dinamica contraddittoria: sulle grandi compagnie abbiamo pochissima influenza, mentre per i fornitori più piccoli siamo i primi ad introdurli ad un territorio sconosciuto. Perciò, per cercare di bilanciare questo rapporto, quello che attualmente chiediamo a tutti è:
- Adesione al codice etico
- Adesione al codice di Interdipendenza
- Condivisione delle loro performance ESG su una piattaforma dedicata
In base poi ai risultati, è nostra intenzione andare ad individuare quelle categorie di fornitori più critiche e con loro disegnare un percorso che li aiuti a migliorare le performance e crescere nella sostenibilità in ottica di reale collaborazione e partnership.
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