20 Ott 2022

Un’app per i trasportatori ed i privati, per l’ottimizzazione dei carichi e dei viaggi

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La “Blablacar” delle merci con pagamenti garantiti e valutazioni sul servizio.

 

Dottor Favalli il ruolo della logistica in questo nostro mondo interconnesso è fondamentale. Le reti di comunicazione sono però più o meno le stesse da tanti anni e nel nostro territorio fortemente urbanizzato sono difficilmente ampliabili. Quale lo sforzo particolare di SiWeGO?

 

Fino ad oggi, la consegna di oggetti a parenti, amici o sconosciuti richiedeva i servizi di un corriere o di un ente pubblico. Questo ha portato però al sovraccarico delle reti di comunicazione di cui disponiamo. Il principale motivo è dato dal fatto che questi servizi non sono pienamente efficienti.

 

Infatti, in Europa, il 25% dei mezzi di trasporto viaggia a vuoto. Questo significa, solo in Italia, più di 10 milioni di metri cubi inutilizzati e più di 70 miliardi di euro di carburante bruciato inutilmente. Inoltre, sulle nostre strade circolano 270 milioni di auto, ma trasportano in media solo 1,33 persone. A questi 3 posti vuoti si aggiunge il bagagliaio.

 

Negli ultimi anni è emerso un nuovo tipo di economia, che non si basa sulla proprietà dei beni ma piuttosto sull'accesso a beni e servizi, la cosiddetta "sharing economy", che ha aperto un nuovo capitolo dello sviluppo economico che è stato definito "l'era dell'accesso”.

 

Cogliendo quest’opportunità emergente e applicandola al settore dei trasporti, è stata creata SiWeGO: una piattaforma virtuale che consente agli utenti privati di condividere i propri veicoli e percorsi per trasportare e consegnare merci in modo più efficiente. Ora, con SiWeGO, è possibile scegliere se affidare la spedizione a corrieri professionisti oppure ottenere gli stessi servizi da privati cittadini che desiderano ottimizzare le proprie risorse, essere sociali e proteggere l'ambiente.

 

Siamo quindi in grado di riempire (e vendere) lo spazio vuoto dei mezzi di trasporto già in circolazione per evitare corse a vuoto, migliorare il servizio di consegna, ridurre il traffico e l'inquinamento.

 

Lei ha dichiarato che Siwego può essere paragonata e descritta come «la Blablacar delle merci». Ci spiega come fate e quale sia la vostra strategia?

 

Esattamente come per Blablacar, sfruttiamo lo spazio dei veicoli che sono già in circolazione sulle nostre strade, mettendolo a disposizione di cittadini e imprese. L’unica differenza sta nel fatto che il car sharing realizzato da SiWeGO è orientato verso merci e prodotti tangibili.

 

SiWeGO, è una piattaforma che si rivolge a tre diversi target: i trasportatori professionisti con licenza di trasporto, definiti SiWeGO Professional; le imprese che vogliono solo spedire le loro merci, attraverso SiWeGO Company e, infine, con SiWeGO Easy ci rivolgiamo ai privati cittadini che possono sia offrire che richiedere un trasporto.

 

Potenzialmente, chiunque abbia uno smartphone collegato a Internet e un veicolo può diventare trasportatore. SiWeGO esegue un match fra le persone che devono spedire merci e i conducenti disposti a trasportarle condividendo la stessa strada, in modo rapido ed efficiente. In questo modo, le possibilità di consegna vengono moltiplicate e le tempistiche ridotte.

 

Il nostro business non consiste quindi nel possedere mezzi di trasporto ma nel creare una rete in cui i possessori di veicoli li mettono a disposizione per un utilizzo condiviso, col fine di un più efficiente utilizzo degli stessi e di un beneficio economico concreto per possessore ed utilizzatore.
Un concetto fondamentale, perché è grazie a questi semplici principi che sono nati, nell’ultimo ventennio, i più grandi “Disruptor”, come BlaBlaCar: il più grande fornitore di passaggi al mondo, non possiede neppure un’automobile.

 

Obiettivo del nostro progetto è quello di rendere ogni veicolo un mezzo proficuo ed ecologico, utilizzandolo anche per le spedizioni, contribuendo così ad evitare costose corse a vuoto. Ottimizzando lo spazio vuoto dell'autovettura, otteniamo una riduzione dei costi complessivi, del traffico dell’inquinamento ambientale.

 

La vision del progetto, e di ciò che abbiamo già creato, è quindi poter dire un giorno: “SiWeGO, il più grande trasportatore al mondo, non possiede neppure un veicolo”.

 

Se avesse la possibilità di rivoluzionare il mondo della logistica quali sarebbero le sue prime quattro mosse sulla scacchiera?

 

In realtà lo stiamo già facendo.
Innanzitutto è necessario digitalizzare il mondo della logistica e del trasporto, dove c’è ampio margine di ottimizzazione dei carichi e dei volumi grazie a una computerizzazione delle tratte. Abbiamo creato un algoritmo che permette alle imprese di trasporto di organizzare la loro attività in modo automatico. Questa feature sarà in grado di ridurre l’utilizzo dei carburanti fossili. Ogni litro di carburante utilizzato equivale a 2,5 chili di CO2 emessi nell'atmosfera. Infatti, i veicoli di trasporto sono la principale causa di inquinamento.

 

Un altro aspetto molto importante in ottica di sicurezza e garanzie, è la tracciabilità del pacco. Con SiWeGO abbiamo già introdotto questa possibilità. La nostra App ha integrato un sistema di geo-tracking, che permette di visualizzare la posizione esatta del vettore in tempo reale grazie allo strumento di Google Maps.

 

Un altro aspetto rivoluzionario che possiamo già trovare in SiWeGO è la sicurezza dei compensi per i driver. In particolare le aziende di trasporto fino ad oggi devono anticipare i costi e sperare nel pagamento della fattura nelle settimane successive al lavoro svolto. Anche qui, SiWeGO rivoluziona il processo garantendo al driver il pagamento delle rispettive competenze. Questo permette quindi di mettere al riparo l’intero settore da possibili frodi.

 

Il quarto punto, spesso non considerato, è che con SiWeGO stiamo creando non solo la BlaBlacar delle merci. Ma, a guardar bene, anche la TripAdvisor dei trasportatori e dei committenti. Mi spiego meglio: a valle di ogni trasporto acquistato o venduto, la piattaforma permette sia ai trasportatori che ai committenti di lasciare dei feedback su quattro voti: reperibilità, puntualità, cortesia e disponibilità, votando da 1 a 5 pacchettini (non stelline o cuoricini). In questo modo quando SiWeGO avrà raggiunto la propria massa critica sarà possibile scegliere il trasportatore, per esempio, se risulta essere sempre puntuale.

 

Cosa si prevede nel futuro di SiWeGO?


L’inizio delle vendite, una comunicazione innovativa e di alto livello per la creazione della massa critica necessaria alla community, e un networking molto ampio, che ha permesso di implementare una campagna di fund raising che ha già portato 180.000 euro come aumento di capitale, oltre a un importante lead investor, spendibile per lo sviluppo dei molti progetti di SiWeGO.

 

Quali tra le fiduciose aziende e singoli investitori che come lei credono e condividono la visione di SiWeGO possono essere menzionati?


Vorrei citare sicuramente la storica azienda Messaggerie del Garda e la sua CFO Alessandra Beschi. Un’azienda questa, leader dei trasporti e della logistica che da più di sessanta anni opera nel settore fornendo ai suoi clienti soluzioni integrate con una particolare attenzione alla sostenibilità.


Gruppo Sinergia, tramite il suo fondatore e Presidente Raffaele Bonizzato, che fra i primissimi ha creduto in me e in SiWeGO, quando ancora, lasciatemolodire, SiWeGO era poco più di un Power Point. Gruppo Sinergia è un’azienda all’avanguardia, in grado di analizzare, gestire, coordinare ed ottimizzare tutte le attività di logistica e delivery per mercati B2B e B2C del canale e-commerce.


E ancora Federico Morgantini, investitore seriale di startup, che da reporter di Hong Kong per una importante testata giornalistica, si occupa proprio di innovazione. Federico è certamente uno dei massimi esperti di start up e di sviluppo tecnologico, nonché imprenditore di successo.


Fabio Pozzi, investitore e mentore di startup innovative. Altro investitore qualificato, è Product and Program manager per Aeronautical and Satellite Communication Field, nonché collaboratore dell’università di Tor Vergata come consulente Marketing e Finanza per piccole e medie aziende.


Infine, anche Climate-KIC Holding, il più grande partenariato pubblico-privato per l'innovazione in Europa, focalizzato sull'innovazione e sostenibilità ambientale, ci ha proposto di entrare nel nostro capitale sociale, sottoponendoci un prestigioso contratto SAFE.


Tutti nomi, manager, e persone, che mi rendono pieno di orgoglio.


“Smart Eco, Smart Transport” sembra, quindi, essere il motto vincente per la scalata al successo di questa idea che di strada è riuscita già a farne molta e che ha tutte le carte in regola per continuare a crescere.

 

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