Il Commissario ai Trasporti della Commissione Europea, Siim Kallas, ha presentato un pacchetto di provvedimenti destinato a migliorare l’efficienza dei porti comunitari, che prevede una maggiore autonomia finanziaria e commerciale per le Autorità Portuali e l’imposizione di diritti d’uso. Nascerà una rete di 319 porti ritenuti prioritari e 39 sono italiani.
Presentando questo pacchetto di norme, Kallas ha spiegato che la sua applicazione permetterebbe una riduzione di costi fino al sette percento, ossia circa dieci miliardi di euro entro il 2030. Nello stesso tempo, questi interventi consentiranno ai porti ritenuti prioritari di innovare le proprie infrastrutture, per affrontare un aumento del traffico marittimo che la Commissione Europea stima del 50% da oggi al 2030. La Commissione Europea si occupa anche del lavoro portuale, prevedendo un Tavolo tra imprese e lavoratori che dovrà discutere della liberalizzazione del lavoro, dopo il fallimento di un precedente tentativo di liberalizzazione, che si era scontrato con una forte opposizione sindacale.
Kallas ha anche annunciato che i porti ritenuti prioritari dall’Unione Europea sono 319 (su un totale di 1200) e 39 di questi sono in Italia. Il nostro Paese è il secondo, per numero di scali inseriti nel programma, dopo la Gran Bretagna (43 porti). Il programma comunitario ha lo scopo di ridurre le differenze in termini di movimentazione e di efficienza. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE TRASPORTO EUROPA