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06 Dic 2016

Trasportounito invita a colmare rapidamente il vuoto nella governance dei principali porti italiani

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I ritardi nella realizzazione di infrastrutture di importanza vitale compromettono l'efficienza dei principali scali portuali del paese.

 

Trasportounito sollecita i nuovi presidenti delle Autorità di Sistema Portuale a colmare rapidamente il vuoto nella governance dei principali porti italiani. L'associazione dell'autotrasporto, a margine di un'iniziativa a Padova dove si è svolto un incontro con gli imprenditori del settore, ha evidenziato come i ritardi nella realizzazione di infrastrutture di importanza vitale, anche per l'interfaccia mare-terra, allunghino ombre nere sull'efficienza dei principali scali portuali del paese.


In particolare, riferendosi al porto di Genova, formulando i migliori auguri di buon lavoro al neo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, che questo pomeriggio subentrerà nella carica all'ammiraglio Giovanni Pettorino che ha guidato l'ente quale commissario straordinario dell'Autorità Portuale prima della sua trasformazione in AdSP, Trasportounito ha invitato Signorini a mettere subito mano al dossier lavori e infrastrutture. «Se è vero quanto denunciato da Assiterminal, ovvero 345 milioni di investimenti privati bloccati nel solo porto di Genova - ha osservato l'associazione dell'autotrasporto - è urgente e prioritario conoscere quanti investimenti pubblici siano in stallo e formulare un planning puntuale e non immaginario dell'esecuzione di opere in ritardo di oltre otto anni».


A tale sollecitazione il segretario generale di Trasportounito ha associato il rinnovo della denuncia delle difficoltà in cui si trovano ad operare le aziende di autotrasporto: «l'autotrasporto, nonostante continui a rappresentare l'asse portante nella movimentazione delle merci in Italia con una quota parte superiore all'80% - ha accusato Maurizio Longo - sembra avere definitivamente perso la dignità di “categoria” per essere condannato a un ruolo di service provider in scenari di prospettiva composti spesso da soggetti di dubbia competenza. Oggi - ha rilevato - si continua a parlare di ferrovie cargo ben sapendo che l'interesse del paese per il ferro ha avuto un andamento a dir poco altalenante e che anche nella migliore delle ipotesi le ferrovie potranno al limite conservare la quota attuale, difficilmente crescere in modo significativo nel settore delle merci. Per le autostrade del mare, nonostante lo sbandierato avvio di procedure atte ad incentivare l'uso delle navi - ha osservato inoltre Longo - sembra tutto bloccato e segregato. L'autotrasporto - ha concluso il segretario generale di Trasportounito - rivendica quindi un ruolo attivo nella messa a punto di un reale e non fatto di slogan piano della logistica e dei porti».

 

 

Fonte: INFORMARE

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