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30 Nov 2016

Sistri, facciamo il punto

Camion_rifiuti

 

A quattro mesi dalla nomina del nuovo concessionario tutto tace.

 

Che fine ha fatto il nuovo Sistri?

Sono passati circa quattro mesi ormai da quando è stato comunicato il nome del nuovo concessionario, il Raggruppamento temporaneo d’impresa formato da AlmavivA, TIM e Agriconsulting, di cui vi avevamo parlato.

 

Eppure non c’è ancora notizia della firma di un contratto d’appalto e sul fronte Sistri tutto tace, o quasi.

Perché a far parlare di sé restano solo le vicende giudiziarie legate al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Dapprima a maggio, quando era stato respinto il tentativo di Selex di bloccare la gara.

 

Poi fine luglio, quando un gruppo di software house aveva presentato un ricorso contro il Ministero dell’Ambiente chiedendo parziale annullamento del nuovo Testo Unico Sistri.

Ed ora l’ultima “novità”, da parte di uno dei RTI partecipanti alla gara, che ha chiesto in un primo tempo la sospensione, poi l’annullamento dell’esito della gara indetta da Consip, così come tutta la documentazione annessa.

 

Il motivo? Secondo i ricorrenti, non sarebbero stati applicati dalla commissione i criteri per la procedura di verifica obbligatoria, secondo quanto previsto dal codice degli appalti nel caso in cui vengano individuate offerte “anormalmente basse”. Istanza cautelare respinta in attesa dell’udienza vera e propria del prossimo 25 gennaio.

 

Tutto questo mentre, come detto, rimane un silenzio di fondo su tutto ciò che riguarda lo sviluppo del nuovo Sistri e la sua sperimentazione, così come prevedrebbe il bando. 

 

 

Fonte: TN - TRASPORTO NOTIZIE

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