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23 Set 2016

La Settimana Confederale

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A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Nessun segnale ufficiale da parte del Ministero per i temi rimasti aperti e per la soluzione dei quali le associazioni hanno sollecitato un incontro. Si resta in attesa di ricevere la convocazione da parte della Sottosegretaria delegata ai temi del trasporto merci. Occorre ricordare che, se gran parte dei provvedimenti sono in vigore, nel rispetto dell’intesa, rimane ancora da definire la decontribuzione per i conducenti che operano per più di cento giornate in attività di trasporto all’estero. Ufficiosamente sembra che la disposizione, che vincola tale intervento al rispetto della regola del “de minimis”per non incorrere in infrazioni di carattere comunitario, sia in corso di emanazione, ma per ora ancora nessuna comunicazione in merito è stata fornita. Altrettanto possiamo dire per i contributi treno tir e Autostrade del Mare all’esame delle Autorità comunitarie. Le anticipazioni sembrano essere favorevoli ma siamo in attesa degli atti ufficiali. Un esempio che la tanto criticata burocrazia italiana forse merita una rivalutazione.

 

La de minimis non può essere la risposta esaustiva che le imprese di autotrasporto, soprattutto quelle strutturate, si attendono sul costo del lavoro. Una delle ragioni per le quali è stato richiesto l’incontro deriva dalla assoluta necessità di trovare una soluzione al tema del dumping sociale per il quale si resta oltre tutto in attesa delle disposizioni previste dal Decreto Legislativo, che invece il Ministero del Lavoro tarda ad emanare. Purtroppo su un argomento che coinvolge anche i lavoratori si registra il silenzio assordante di chi ha il compito di tutelarli. Anziché unirsi a condanne sui fatti di Piacenza, ancora tutti da accertare, dove un lavoratore è stato investito ed ha perso la vita, e denunciare attentati alla libertà di manifestare, i rappresentanti dei lavoratori forse dovrebbero aggiungersi alla battaglia per tutelare effettivamente la competitività delle imprese nazionali nei confronti di un aspetto, quello del costo del lavoro, che se non risolto, penalizzerà anche i lavoratori.

 

La necessità dell’incontro con il Ministero è rafforzata anche dalla necessità di fare il punto sulla prossima legge di stabilità, in corso di definizione. Non vorremmo , come già verificatosi, trovarci con sorprese dell’ultima ora.

 

Una sorpresa, per la verità è già arrivata in negativo e riguarda gli interventi per il rilancio degli investimenti innovativi, definito “piano industria 4.0.” Nel prorogare le norme che mantengono la percentuale maggiore per l’ammortamento del 140% si è pensato di ridurre quella per l’acquisto dei veicoli pesanti, portandola dal 140 al 120 per cento. Confcommercio/Conftrasporto, a nome anche di Unrae, hanno emanato un comunicato stampa prendendo posizione nei confronti del Governo e chiedendo al Ministro Calenda il mantenimento dell’aliquota esistente.

 

In settimana le Commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno avviato l’esame del decreto legislativo sul riordino delle disposizioni in materia di incentivi in favore delle imprese marittime. Si è registrato l’intervento di Confitarma che ha sostenuto tesi, a nostro avviso, che violano i principi della delega, come ha evidenziato oltre tutto l’on. Ribaudo (Pd). Una nota singolare si evidenzia per segnalare come vi sia una diversa concezione nel modo di tutelare gli interessi delle imprese tra la nostra Conftrasporto ed altre realtà confederali. È sicuramente inusuale ed innovativa la scelta inaugurata dalla delegazione Confitarma che, in audizione alla Commissione trasporti della Camera, ha pensato bene di inserire nella documentazione, lasciata a sostegno delle proprie tesi, una scheda di “notizie Generali” sul Gruppo armatoriale del proprio presidente. Al di là dell’aspetto etico, che non ci compete in alcun modo di giudicare, non riusciamo a comprendere quali siano le utilità per tutte le altre imprese aderenti.

 

AZIONE COLLETTIVA CONTRO LE CASE COSTRUTTRICI

 

Ci pervengono richieste di chiarimenti sulla class action che una federazione sta portando avanti d’intesa con alcuni legali nei confronti delle case costruttrici di auto e veicoli pesanti, recentemente sanzionati dalla competente Autorità che vigila sulla presenza di patti di cartello.

 

La questione è delicata e poiché non è mai stata una modalità di comportamento della nostra realtà quella di utilizzare simili iniziative per fare campagne associative, si è scelto di approfondire la questione mediante verifiche da parte dei nostri giuristi per evitare di coinvolgere imprese in azioni che, pur se non sembrano determinare costi per assistenza legale, (rimane pur sempre la quota associativa) potrebbero generare, di fronte al pur sempre possibile fallimento, nocumento alla credibilità del mondo della rappresentanza. Questo non significa che imprese o le associazioni singolarmente non possano attivarsi in tal senso e, con i propri legali, sostenere le richieste tendenti ad ottenere il risarcimento di danni. La nostra realtà associativa nazionale attende i risultati degli approfondimenti e solo allora deciderà di dar corso  alle iniziative opportune. Questa non è certamente una critica alla professionalità di altre realtà, ma intendiamo essere prudenti e seri verso le tante imprese che hanno sempre avuto fiducia nei nostri confronti.

 

ATTIVITÀ FEDERATIVE

 

Martedì Conftrasporto era presente al Quirinale per la cerimonia di consegna da parte del presidente Sergio Mattarella dei premi all’innovazione, mercoledì riunioni della presidenza confederale e della Giunta; in settimana sono proseguite le ulteriori riunioni per la predisposizione del materiale necessario per il forum di Villa d’Este a Cernobbio che si svolgerà il 24 e 25 ottobre; giovedì, in sede, si è svolta una partecipata riunione organizzativa delle realtà operanti sul territorio.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

 

Fonte: CONFTRASPORTO

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