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29 Giu 2016
Oggi Slala intende ripartire ancora. Ma ha ancora senso? “Il senso c’è – risponde Borioli raggiunto telefonicamente mentre è in seduta in Senato – perché la questione è mettere insieme i territori per trovare soluzioni e progetti convincenti per le aree logistiche esistenti a partire da quelle che potranno essere collegate al terzo valico ferroviario fino a quelle di Rivalta Scrivia come il ‘Rivalta Terminal Europa’. È necessario cercare di condividere iniziative e progetti. C’è stata una volontà di elidere Slala quando in Regione è arrivato il governatore Cota e ancora oggi non c’è l’intenzione di ripensarci da parte dell’amministrazione regionale”.
Il riferimento è a Novara e al fatto che la politica di sviluppo, in questo momento, è tutta concentrata sul nord Piemonte (dove si sono svolti anche gli Stati generali della logistica con la Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia) dove stanno crescendo insediamenti e le strutture storiche sono in costante potenziamento. “Che Slala riesca operativamente è un fatto da mettere alla prova concreta. Sarei incosciente se dicessi che sono sicuro di risolvere i problemi. Vale però la pena provarci. Con il Commissario di governo del terzo valico ho già avuto un primo contatto e c’è l’impegno per individuare le possibili ricadute di sviluppo. Il primo obiettivo – conclude Borioli – è recuperare Genova, tenendo conto del rapporto con i porti che stanno andando verso un nuovo sistema e le nuove autorità portuali con la nascita, in Liguria, di una sola realtà che riunisce Genova e Savona”.
Il nodo irrisolto, visto da Alessandria, è quello delle scelte regionali e interregionali. Con i più grandi operatori internazionali del settore (l’ultimo in ordine di tempo è Maersk) che dicono sempre la stessa cosa: noi siamo pronti, ma ci muoviamo solo in presenza di impegni concreti e amministrazioni affidabili. Quello che è accaduto a Novara dove hanno creduto alle potenzialità dell’area e dove si sono conclusi in tempi relativamente contenuti l’ampliamento dell’area del Centro intermodale merci (Cim) e il recupero dello scalo Fs del Boschetto. E proprio da Novara passa la linea ferroviaria gestita dalla cuneese Lannutti che collega l’hub intermodale di Charleroi, in Belgio. L’azienda di Valter Lannutti ha ottenuto la gestione decennale della piattaforma e servirà, passando da Torino - Orbassano e attraversando la Svizzera, le imprese italiane. Lannutti è anche il gruppo impegnato nella realizzazione della piattaforma logistica di Mondovì che diventerà il retroporto di Savona.
Fonte: ALESSANDRIA NEWS