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29 Giu 2016

Slala sopravvive con Borioli al capezzale

Daniele_Borioli,_senatore_Pd

 

Daniele Borioli, senatore Pd.

 

ALESSANDRIA - Dalla vicepresidenza della Provincia di Alessandria con la delega a trasporti e logistica all’assessorato in Regione Piemonte con le stesse competenze. E ora alla presidenza della Fondazione Slala (Sistema logistico del nord ovest d’Italia). Daniele Borioli, senatore Pd, è stato chiamato al capezzale di una Fondazione moribonda che è stata guidata per un po’ di tempo da Bruno Binasco. Ma senza successi. Anzi, i rapporti sul territorio e quelli con la Regione si sono progressivamente deteriorati. Slala era arrivata sul punto di essere dignitosamente chiusa. Invece arriva la scelta, ispirata dal sindaco di Alessandria, Rita Rossa, per un nuovo presidente. I soci attuali – oltre al Comune di Alessandria quelli di Novi e Tortona, il Porto di Savona, la Camera di Commercio di Alessandria, la Camera di Commercio Riviere di Liguria, la Fondazione Cra, la Provincia di Alessandria – sono stati d’accordo nel concedere l’ennesima, forse flebile, boccata di ossigeno alla fondazione ideata, ormai molti anni fa, da Fabrizio Palenzona che ha ricoperto per un buon periodo anche il ruolo di presidente, salvo poi essere stato messo da parte da quel sistema alessandrino che lui stesso aveva contribuito a costruire.
 

Oggi Slala intende ripartire ancora. Ma ha ancora senso? “Il senso c’è – risponde Borioli raggiunto telefonicamente mentre è in seduta in Senato – perché la questione è mettere insieme i territori per trovare soluzioni e progetti convincenti per le aree logistiche esistenti a partire da quelle che potranno essere collegate al terzo valico ferroviario fino a quelle di Rivalta Scrivia come il ‘Rivalta Terminal Europa’. È necessario cercare di condividere iniziative e progetti. C’è stata una volontà di elidere Slala quando in Regione è arrivato il governatore Cota e ancora oggi non c’è l’intenzione di ripensarci da parte dell’amministrazione regionale”. 



Il riferimento è a Novara e al fatto che la politica di sviluppo, in questo momento, è tutta concentrata sul nord Piemonte (dove si sono svolti anche gli Stati generali della logistica con la Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia) dove stanno crescendo insediamenti e le strutture storiche sono in costante potenziamento. “Che Slala riesca operativamente è un fatto da mettere alla prova concreta. Sarei incosciente se dicessi che sono sicuro di risolvere i problemi. Vale però la pena provarci. Con il Commissario di governo del terzo valico ho già avuto un primo contatto e c’è l’impegno per individuare le possibili ricadute di sviluppo. Il primo obiettivo – conclude Borioli – è recuperare Genova, tenendo conto del rapporto con i porti che stanno andando verso un nuovo sistema e le nuove autorità portuali con la nascita, in Liguria, di una sola realtà che riunisce Genova e Savona”.

 

Il nodo irrisolto, visto da Alessandria, è quello delle scelte regionali e interregionali. Con i più grandi operatori internazionali del settore (l’ultimo in ordine di tempo è Maersk) che dicono sempre la stessa cosa: noi siamo pronti, ma ci muoviamo solo in presenza di impegni concreti e amministrazioni affidabili. Quello che è accaduto a Novara dove hanno creduto alle potenzialità dell’area e dove si sono conclusi in tempi relativamente contenuti l’ampliamento dell’area del Centro intermodale merci (Cim) e il recupero dello scalo Fs del Boschetto. E proprio da Novara passa la linea ferroviaria gestita dalla cuneese Lannutti che collega l’hub intermodale di Charleroi, in Belgio. L’azienda di Valter Lannutti ha ottenuto la gestione decennale della piattaforma e servirà, passando da Torino - Orbassano e attraversando la Svizzera, le imprese italiane. Lannutti è anche il gruppo impegnato nella realizzazione della piattaforma logistica di Mondovì che diventerà il retroporto di Savona.

 

 

Fonte: ALESSANDRIA NEWS

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